MUSICA
NORDAMERICANA
La musica degli Stati Uniti
d'America riflette la
molteplicità di etnie che compongono la popolazione del paese attraverso una
larga gamma di generi e stili. Rock and roll, country, rhythm and
blues, jazz e hip hop sono alcuni tra i generi musicali statunitensi maggiormente noti
all'estero. Dall'inizio del XX secolo, la musica
registrata proveniente dagli USA ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo.
I primi abitanti
nei territori degli odierni Stati Uniti furono centinaia di tribù native, con una loro
propria tradizione musicale.
Mappa dei generi musicali statunitensi |
Fin dai tempi di Bartolomé de Las Casas (prima metà del XVI secolo), iniziò ad arrivare nel Nuovo Mondo un consistente numero di immigrati dalle Isole Britanniche, dalla Spagna, dalla Francia, portatori di nuovi strumenti e tradizioni, come la ballata anglosassone e il canto religioso della "buona novella" cristiana (gospel). Anche gli schiavi deportati dall'Africa portarono nuove tradizioni musicali e così fece ogni successiva ondata di immigrati.
Caratteristiche
La musica degli Stati Uniti può essere
caratterizzata dall’uso di ritmi sincopati ed asimmetrici, da melodie lunghe ed
irregolari che si dice “riflettano la vasta ed aperta geografia del paesaggio
americano e la sensazione di libertà personale tipica della vita americana”.
Alcuni aspetti particolari della musica americana derivano senza dubbio da
tradizioni e strumenti africani; ne è un esempio la struttura call-and-response che
prevede l’alternanza tra una voce solista ed un coro a più voci, dove le frasi
cantate formano dei veri e propri dialoghi, ad imitazione dell’interazione verbale
(e non) che avviene, in diversi paesi africani, durante le riunioni pubbliche,
nelle cerimonie religiose o nelle discussioni di affari.
Sin dagli inizi della storia della musica
americana, fino ai tempi moderni, la relazione tra la musica statunitense e
quella europea è stata oggetto di molti dibattiti tra gli studiosi di musica
americana. Alcuni auspicavano per l’adozione di tecniche e stili più vicini a
quelli europei e in qualche modo considerati come più rifiniti ed eleganti,
mentre altri erano a favore di una forma di nazionalismo musicale che
celebrasse in maniera chiara e distinta le tradizioni americane. Lo studioso di
musica classica moderna John Warthen Struble si è posto in opposizione sia con gli
americani che gli europei, sostenendo che la musica degli Stati Uniti è
intrinsecamente distinta poiché questi, come nazione, non hanno avuto secoli di
sviluppo musicale. Anzi, la musica degli Stati Uniti è quella di centinaia di
indigeni e di gruppi immigrati, ciascuno dei quali si è sviluppato dapprima a
livello regionale fino a che la guerra civile americana ha riunito negli
eserciti persone provenienti da ogni parte della nazione, permettendo così un
interscambio culturale di generi e pratiche musicali. Struble considera le
ballate della guerra civile come "la prima tipologia di musica folk
americana che possiede caratteristiche ben precise e che sono identificabili
unicamente con l’America: la prima musica veramente americana, distinta da ogni
altra musica regionale di derivazione straniera".
La guerra civile, e il periodo successivo,
videro una fioritura delle arti, della letteratura e della musica. I gruppi
musicali amatoriali di questo periodo rappresentano veramente la nascita della
musica popolare americana. Lo scrittore e studioso di musica David Ewen descrive queste prime bande amatoriali
come combinazione della profondità e drammaticità della musica classica unita
alla facile tecnica esecutiva; la musica suonata da questi gruppi evita la
complessità per esaltare invece l’espressione diretta. Se questa musica fosse
vocale, le parole sarebbero inglesi, nonostante alcuni critici abbiano
dichiarato che l’inglese è una lingua non cantabile. L’America, nel periodo
successivo alla guerra civile, conobbe un risveglio generale in cui i pittori,
gli scrittori ed i compositori ‘seri’ trattavano argomenti specificatamente
americani. È in questo periodo che sono collocabili le origini del blues, del gospel, del jazz e del country; nel ventesimo secolo questi generi diventarono
l’essenza della musica popolare americana che, in seguito, diede vita al rhythm and blues, al rock and roll e alla musica hip hop.
Elvis Presley, "Il Re del Rock and Roll" |
Identità
sociale
La musica americana è strettamente allacciata a tematiche
legate al sociale e all’identità culturale. I contrasti di classe, le questioni
inerenti alla varietà razziale ed etnica, la religione, la sessualità sono solo
alcuni dei temi trattati nella musica popolare. La relazione tra musica e razza
è forse l’elemento predominante nello sviluppo della musica statunitense.
L’identità musicale afroamericana, di derivazione assai eterogenea, ha sempre
giocato un ruolo costante e fondamentale in tutta la storia della musica degli
Stati Uniti. Esiste una scarsa documentazione sulla musica afroamericana del
periodo coloniale, quando gli stili, le canzoni e gli strumenti provenienti
dall’Africa occidentale si mescolavano nel crogiolo delle popolazioni ridotte
alla schiavitù. Ma già a metà del diciannovesimo secolo, l’impronta sonora
afroamericana era ben conosciuta e diffusa; le tecniche, gli strumenti e
l’immaginario afroamericano divennero popolarissimi, basti pensare agli spiritual e alle canzoni degli schiavi. Molto
diffusi erano anche i minstrel show,
spettacoli di improvvisazione in cui bianchi con la faccia dipinta di nero si
beffeggiavano delle usanze e dell’ambiente afroamericano.
La separazione tra classi sociali si rispecchia
anche in ambito musicale, nonostante le distinzioni non siano assolute; la
musica country popolare, ad esempio, è un genere commerciale che dovrebbe fare
presa sulla classe operaia rafforzandone l’identità, a prescindere
dall’appartenenza o meno degli ascoltatori di questo genere alla classe
operaia. La musica country è anche legata all’identità geografica, in
particolare all’ambiente rurale mentre altri generi, come ad esempio il rhythm and blues e l’hip hop sono percepiti come generi urbani.
Johnny Cash, uno dei più grandi interpreti di musica Country |
Nonostante il fare musica sia stato spesso
considerato come un’attività femminea, non sono assenti le contraddizioni. Nel
diciannovesimo secolo, ad esempio, cantare e suonare il piano a livello
amatoriale era considerato adatto alle donne dell’alta società, eppure queste
venivano escluse dalle attività concertistiche e sinfoniche. Le donne
ricoprirono un ruolo considerevole durante i primi sviluppi della musica
popolare ma furono gli uomini a dominare la scena, quando si trattò di incidere
dischi. Diversi sono anche oggi i generi musicali a predominanza maschile,
basti pensare all’heavy
metal e al gangsta rap. Tuttavia, anche in questi
ambiti, le donne stanno guadagnando terreno e conquistando pubblico.
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